Perché i tassi dei mutui stanno aumentando?

Mutui

I tassi di interesse dei mutui, da inizio anno, stanno progressivamente aumentando. Gli indici Euribor, che per anni sono rimasti stabilmente sotto la soglia dello zero, dall’inizio del 2022 stanno lentamente registrando un lieve ma costante un trend di crescita. L’andamento futuro dell’Euribor è legato alle decisioni della Banca centrale europea, che nel corso delle prossime riunioni dovrà tenere conto dell’inflazione in continuo aumento nell’Eurozona. Inoltre, il Consiglio direttivo della BCE guidato da Christine Lagarde dovrà considerare anche gli effetti del conflitto in Ucraina in caso che dovesse perdurare per altri mesi.

Secondo gli esperti, visto l’aumento dei prezzi, già nel corso dell’estate, la BCE potrebbe rivedere l’attuale tasso di riferimento, fermo a zero dal 2015, e decidere di alzarlo di un quarto di punto percentuale, prima di aumentarlo di un ulteriore 0,25% entro la fine del 2022. In questo possibile scenario, gli indici Euribor potrebbero tornare dopo più di 7 anni sopra la soglia psicologica dello zero.

Gli indici Eurirs, che invece riguardano da vicino i mutui a tasso fisso, negli ultimi mesi hanno registrato un aumento più netto. Ricordiamo che ad inizio 2021 gli Eurirs erano addirittura in territorio negativo, mentre oggi le varie scadenze IRS sono ad un livello compreso tra 1,55% e 1,91%. Solo da inizio 2022, tutte le durate Eurirs sono aumentate in media di circa un punto percentuale.

Perché i tassi dei mutui a tasso fisso aumentano?

Come detto, gli indici di riferimento dei mutui sono influenzati dalle decisioni della Banca centrale europea, che per statuto ha il compito di tenere sotto controllo il livello dell’inflazione in Europa. Visto il progressivo rincaro dei prezzi nell’Eurozona, è facile immaginare che il Direttivo della BCE decida di aumentare i tassi di interesse. Nonostante il tasso Refi sia ancora fermo a 0,00%, alcuni indici, come gli Eurirs, stanno già scontando un possibile aumento futuro dei tassi in quanto strettamente collegati alle stime sull’inflazione.

In ogni caso, per il momento la richiesta di mutui non sembra subire un forte calo, se non nel comparto delle surroghe, dove il calo della domanda è più che altro dovuto alla saturazione del mercato. I mutui ipotecari per l’acquisto della prima e seconda casa restano ancora molto convenienti, soprattutto per gli under 36, che almeno fino alla fine del 2022 potranno beneficiare di importanti agevolazioni fiscali.

Inoltre, le banche si stanno sempre più adoperando per proporre nuove soluzioni di mutuo per andare incontro alle esigenze delle famiglie che temono un futuro aumento dei tassi di interesse. In particolare, alcuni istituti stanno promuovendo tipologie di mutuo che permettono ai propri clienti di avere un tasso massimo oltre il quale la rata non potrà andare, o ancora, offrono mutui con la rata protetta, che consentono al mutuatario di pagare una rata fissa per tutto l’ammortamento e che prevedono la variabilità della durata.

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